3 apr 2014

Comunali Rotondella. L'Udc risponde ad Agresti

ROTONDELLA – Nel comunicato diffuso domenica dai consiglieri comunali Udc, Tina Bianco e Rudy Marranchelli, si parla di Vito Agresti ma non del Pd.  Al candidato civico si risponde con forza dopo gli attacchi diretti ai due consiglieri nell’incontro di presentazione della sua lista, tra cui il tentativo di “accollare la sua assenza di attività di opposizione” proprio all’Udc. Agresti infatti aveva attaccato con vigore chi, eletto con la sua lista civica, aveva poi formato un gruppo autonomo in Consiglio (nella fattispecie proprio i due consiglieri del partito di Casini, ndr.).
Bianco e Marranchelli considerano le parole di Agresti un atto di chiusura. “Nonostante numerosi tentativi di dialogo tra i due raggruppamenti di minoranza, Agresti ha sempre optato per la chiusura alla disponibilità e alla collaborazione”. Un giudizio forte arriva anche sugli spunti programmatici enunciati dal candidato, che sarebbero veri e propri “copia-incolla” di vecchi programmi elettorali. “L’Udc- si legge - ha oggettive difficoltà ad aderire a una lista guidata da chi propone giovani volti, ma vecchie idee”.
Ma il punto più stridente, dopo le parole forti di Agresti, arriva sulla questione “imprenditori”, destinata a diventare un punto caldo della prossima campagna elettorale, dopo essere stata al centro di forti polemiche già nel mandato amministrativo in corso. Sotto accusa, come è noto, era finito il “doppio” ruolo di amministratore e imprenditore dell’Assessore al Bilancio Franco Tarantino, a suo tempo attaccato dall’Udc e difeso dal Pd.
Di certo sono legate anche a queste vicende le parole forti che Vito Agresti ha voluto pronunciare nei giorni scorsi sull’argomento, dicendo di volersi “tenere alla larga dagli imprenditori” e ipotizzando di voler fare “bandi di gara anche per lavori da 10 mila euro”. Dall’Udc una posizione diversa: “Da uomini liberi, senza interessi, si prendono le distanze da chi punta il dito contro imprese e imprenditori, vero volano economico e occupazionale di una comunità. Nel rispetto dei regolamenti, dei codici, della legge, seguendo i principi della legalità, della trasparenza e della rotazione, le imprese del territorio (turistiche, agricole, edili, commerciali, di ristorazione), vanno tutelate e agevolate tutte, in un contesto economico globale già non facile di suo”.
Poi, in chiusura di nota, l’appello: “L’Udc apre a alle forze politiche, sociali e moderate, al fine di partecipare alla costituzione di una lista di idee e di uomini, che punti con estrema determinazione all’interesse dell’intera collettività”.
E qui si apre il campo alla domanda spontanea: quella sul Pd a guida Mario Cucari. L’ex sindaco, fresco vincitore delle Primarie interne, aveva detto di voler aprire proprio alle “forze di centro”. E infatti le delegazioni dei due partiti, nei giorni scorsi, si sono incontrate. Nulla di definitivo, per ora, ma il silenzio di Bianco e Marranchelli sul Pd lascia intendere che su questo campo non tutte le porte sono chiuse. Un eventuale accordo sarebbe la ciliegina sulla torta per il progetto a trazione centrista di Mario Cucari.

L’eventualità dell’accordo, del resto, sarebbe decisiva per tutto lo scenario elettorale. Un tale accorso, se fosse raggiunto, renderebbe probabile una corsa a due, Cucari contro Agresti, rendendo più difficile la strada per altre ipotsi. Se non ci fosse, al contrario, sarebbe aperta, se non spianata, la strada per una terza lista alla quale già nei giorni scorsi si stava lavorando e che potrebbe vedere proprio nell’Udc un perno essenziale. 

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

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