10 lug 2013

Compensazione, la denuncia di Piero Valicenti. "Non è stata davvero per tutti"

Non si è pensato ai giovani. Troppo agli agricoltori, troppo poco a commercianti e artigiani

Piero Valicenti
ROTONDELLA – La compensazione non è stata davvero per tutti. La pensa così Piero Valicenti, titolare e gestore di un Bar-Ristoro a Rotondella due. Il tema è la compensazione ambientale, che per effetto della Legge n. 368/2003 (seguita al cosiddetto “Decreto Scanzano”), garantisce somme compensative ai Comuni italiani cosiddetti a “servitù nucleare”. Tra questi, come è noto, c’è il Comune di Rotondella, che ospita l’impianto Itrec presso il Centro Enea di Trisaia. Nel 2010 nelle casse dell’Ente entrarono poco più di tre milioni di euro: la ripartizione iniziale della spesa fu approvata dalla precedente amministrazione guidata da Vito Agresti, poi in parte rimodulata da quella di Vincenzo Francomano in virtù di sopravvenute esigenze. Tra questi fondi, circa 71 mila euro furono stanziati a sostegno delle imprese artigiane e commerciali attraverso un bando per la concessione di contributi all’innovazione delle strutture. Su quest’ultimo finanziamento pone l’attenzione Valicenti, che fa notare un primo dato: a fronte dei 71 mila stanziati per commercianti e artigiani, circa 500 mila sono stati destinati inizialmente a sostegno delle imprese agricole. “Una sproporzione enorme”.
Il bar Valicenti
E infatti lo stanziamento per gli agricoltori è riuscito a coprire l’intero numero delle richieste pervenute, risultando addirittura superiore. Lo stesso non è accaduti per artigiani e commercianti. In quel settore, infatti, molti sono rimasti fuori. Valicenti è tra questi, e con lui molti altri giovani commercianti e artigiani. E proprio il tema della gioventù è uno di quelli su cui si vuole battere. “Tra i principali criteri di valutazione delle istanze c’era l’anzianità di iscrizione alla Camera di Commercio, e così, paradossalmente, si sono ritrovati premiati proprio gli artigiani e i commercianti più anziani e potenzialmente meno aperti all’innovazione, alla quale invece mirava il bando”.   Eppure, in un primo momento, lui e gli altri non si erano rammaricati più di tanto. La graduatoria in cui erano inseriti, infatti, sarebbe dovuta scorrere presto e appena giunto il nuovo finanziamento (nel 2010 atteso a breve termine) sarebbero stati premiati anche loro. Allora tutto questo sembrava immediato, e invece non è arrivato un euro. “Così rischiamo di avere una compensazione di cui non beneficia l’intera comunità, ma soltanto pochi”.

“E pensare – aggiunge con un pizzico di sconforto - che con questi criteri di concessione si sono ritrovati ad avere il contributo imprenditori agricoli che guadagnano anche fino a 200 mila euro all’anno. Ci tengo a chiarire, però, che il mio non è un intento polemico, chiedo solo il sostegno di un Ente che ha incassato tanto per i suoi cittadini ma forse non ha distribuito a tutti equamente. Cosa chiediamo? Semplicemente che la misura sia rifinanziata al più presto e la graduatoria torni a scorrere. Anche, se possibile, con fondi diversi da quelli di compensazione, visto che quelli tardano ad arrivare”.

Pino Suriano - scritto per www.ilquotidianodellabasilicata.it 

2 commenti:

suriano.nicola@hotmail.it ha detto...

Il sig. Valicenti. mica ha la proporzione di quante imprese agricole ci sono sul territorio ? mica sa.... i disagi che si affrontano nella commercializzazione, quando per legge dobbiamo tracciare i prodotti e dire che sono di Rotondella e per la precisione di trisaia... ma lui quali dammi ha? quale immagine ci mette?se non quella di vivere grazie ad una zona agricola che gli gira intorno.. e forse non dovrebbe dire grazie? e forse non dovrebbe ringraziare anche l'amministrazione, per avergli concesso un posto comunale a pochi spiccioli?e poi non ti sembra che sputare nel piatto dove mangi è vergognoso?

suriano.nicola@hotmail.it ha detto...

Il sig. Valicenti. mica ha la proporzione di quante imprese agricole ci sono sul territorio ? mica sa.... i disagi che si affrontano nella commercializzazione, quando per legge dobbiamo tracciare i prodotti e dire che sono di Rotondella e per la precisione di trisaia... ma lui quali dammi ha? quale immagine ci mette?se non quella di vivere grazie ad una zona agricola che gli gira intorno.. e forse non dovrebbe dire grazie? e forse non dovrebbe ringraziare anche l'amministrazione, per avergli concesso un posto comunale a pochi spiccioli?e poi non ti sembra che sputare nel piatto dove mangi è vergognoso?